Birre e rivelazioni

8 birre 1Otto incontri, ciascuno accompagnato da un boccale di birra, per capire come aiutare un ragazzo in cerca della propria strada e, al contempo, raccontare di sé.

Secondo Oscar Wilde gli astemi sono persone che non vogliono correre il rischio di rivelare i propri segreti. Ovviamente è questa una mera considerazione di buonsenso, non necessariamente condivisa come dimostra Tony Laudadio in Birre e rivelazioni. L’attore – nonché autore e regista dell’Atto unico in otto birre – calato nei panni di Marco, un docente di scuola superiore, sembra trovare nel pub gestito da Sergio, il padre di un suo studente, il clima congeniale per aprirsi a confidenze. Complici la musica che svela affinità tra i due e il clima disteso che si crea davanti a una birra in compagnia, il professore svela quale sia il vero motivo della visita: parlare all’uomo delle scelte in ambito sessuale che il figlio si accinge a compiere. Prende così vita, grazie alle parole dei due compagni di bevuta, un terzo personaggio – Francesco – che in breve, da oggetto di affetto, diviene pretesto per riflessioni sul tema dell’omosessualità, per supposizioni, speranze e timori sul destino che potrebbe attenderlo.
Buona la prova interpretativa del già citato Tony Laudadio e di Andrea Renzi – cui è affidato il ruolo del padre – ma non sufficiente per conquistare il pubblico della prima al Piccolo Teatro Studio Melato. La musica di Simon & Garfunkel scandisce le scene e i dialoghi tra Marco e Sergio che, birra dopo birra, man mano che aumenta il livello di confidenza tra i due protagonisti, diventano più serrati e aggressivi. Mrs Robinson si rivela un’efficace premessa per il crudele scambio di battute tra il disincantato Marco, che ha vissuto in prima persona i turbamenti che ora affliggono Francesco, e l’ansia di Sergio che, dovutamente istigato, inizia a sospettare sulla reale natura del rapporto tra docente e allievo.
La trama risulta tanto debole quanto opinabile, ad iniziare dal tema del tradimento della fiducia tra allievo ed educatore e proseguendo con la messinscena a toni forti delle umiliazioni morali cui gli omosessuali sono soggetti. Messinscena che ha l’indubbio pregio di restituire perfettamente l’immagine di un’Italia ancora profondamente provinciale quando si affrontano certe tematiche, che questo avvenga in piccoli centri o nelle grandi aree metropolitane con pretese da trend setter. Gli italiani, nonostante si dichiarino sempre più spesso atei, restano infatti puritani nel profondo del loro animo e nel XXI secolo continuano a dimostrarsi  ostili a qualsiasi forma di “diverso”, incluse coppie di fatto, donne emancipate o, come dimostra la recente campagna ministeriale per il Fertility Day, quanti scelgono di non riempire la propria casa di bambini.

Silvana Costa

8 birre

Lo spettacolo continua:
Piccolo Teatro Studio Melato
via Rivoli 6 – Milano
fino a domenica 4 dicembre 2016
orari: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16
lunedì riposo
www.piccoloteatro.org

Birre e rivelazioni
Atto unico in otto birre
con Andrea Renzi e Tony Laudadio
direzione tecnica Lello Becchimanzi
suono Daghi Rondanini
scene e costumi Barbara Bessi 
scritto e diretto da Tony Laudadio
produzione Teatri Uniti
durata 70 minuti senza intervallo

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