La cena dei cretini

Il grande classico della comicità firmato da Francis Veber, nella versione italiana diretta e interpretata da Nino Formicola, inaugura la Stagione 2022/23 di MTM- Manifatture Teatrali Milanesi.

La cena dei cretini è l’appuntamento del martedì di un gruppo di amici che trovano un antidoto al noioso tran-tran quotidiano nel farsi beffe del prossimo: ciascuno di loro porta come ospite un personaggio bizzarro e surreale, ingenuo e un po’ sciocco per divertire i commensali e aggiudicarsi la palma di scopritore del peggiore dei cretini della serata. Una beffa cinica e crudele escogitata da Francis Veber quale presupposto per La cena dei cretini, probabilmente una delle commedie più divertenti, note e rappresentate di sempre. Una beffa che si ritorce contro Pierre Brochant, il protagonista della storia che con le proprie sventure, per quanto coronate da immancabile lieto fine, sembra confermare il celebre aforisma di Forrest Gump “Stupido è chi lo stupido fa”.
La commedia fino a domenica 16 ottobre è in scena al Teatro Leonardo di Milano nella versione diretta da Nino Formicola. Risale al 2000 la prima messa in scena di La cena dei cretini da parte della coppia composta da Andrea Brambilla (Zuzzurro) e Nino Formicola (Gaspare) sull’onda lunga del successo internazionale riscosso dal film di produzione francese, diretto dallo stesso Veber, uscito nelle sale due anni prima. Quanti avranno visto il film o abbiano famigliarità con la commedia francese troveranno che la versione italiana diretta da Formicola non è perfettamente aderente ai cliché della comicità d’oltralpe perché, il duo comico prima e Formicola da solo dopo la scomparsa di Brambilla, esperti di cosa diverta il pubblico di casa nostra, pur non stravolgendo la storia ne hanno progressivamente messo a punto i meccanismi comici su cui si basano le diverse situazioni, lasciando pure un minimo di spazio all’improvvisazione. Il risultato è eccellente con il pubblico che li premia con sonore risate.
In realtà diverte pure la componente amarcord dell’opera, quella in cui il pubblico meno giovane si rispecchia nei pasticci che si vengono a creare avendo a disposizione un telefono fisso e un’agendina con i numeri scritti a mano. È incredibile come una manciata d’anni basti a riclassificare la commedia da contemporanea a narrazione del passato, con buona pace di Ugo, l’assistente vocale che non ubbidisce al padrone e interviene sempre al momento meno opportuno.
Le vicende hanno inizio proprio quando Brochant non riesce a raggiungere telefonicamente François Pignon prima che esca di casa: è lui infatti il cretino che avrebbe voluto esibire alla cena ma un infausto colpo della strega lo obbliga a cambiare i piani per la serata. Pignon giunto a casa di Brochant decide di intrattenerlo parlandogli della sua passione nel costruire modelli di celebri opere di ingegneria con i fiammiferi: le spiegazioni tecniche sono molto dettagliate e integrate da corposa documentazione fotografica. Christine, disgustata dal cinismo del marito, esce di casa senza lasciar detto dove abbia intenzione di andare e la cosa scatena le peggiori ansie in Pierre.
Inizia così una lunga concatenazione di equivoci, fraintendimenti, sospetti e omissioni che coinvolgono man mano altri personaggi, dal luminare della medicina che segue i problemi di Brochant all’amico Juste, dall’amante Marlène a Lucien Cheval, collega di Pignon al Ministero delle Finanze e implacabile segugio di evasori fiscali che prontamente tempesta i presenti di domande sul loro lavoro. Inutile dire che, come tradizione vuole, il cretino ha un cuore immenso e, nonostante l’umiliazione ricevuta, si prodiga per risolvere i problemi involontariamente causati, rivelando grande spirito di iniziativa.
Max Pisu con La cena dei cretini offre un’ottima prova di recitazione, dimostrando di saper andare oltre gli one-man show e i siparietti comici che lo hanno reso celebre. È lui l’ingenuo e pasticcione Pignon contrapposto a Formicola nei panni seriosi e boriosi di Brochant, un’inedita coppia comica che convince e conquista sin dal primo scambio di battute. Attorno a loro gravitano Alessandra Schiavoni impegnata a ricoprire entrambi i ruoli femminili, Pietro De Pascalis (Juste) e Claudio Intropido che, calato nei panni di Cheval, acquisisce un’allure mefistofelica.
MTM non avrebbe potuto fare scelta migliore per aprire la Stagione 2022/23 e se il buon giorno si vede dal mattino…

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
MTM Teatro Leonardo
via Andrea Maria Ampère, 1 – Milano
fino a domenica 16 ottobre 2022
orario: da mercoledì a sabato 20.30
domenica 16.30
www.mtmteatro.it

La cena dei cretini
di Francis Veber 
traduzione di Filippo Ottoni
con Nino Formicola, Max Pisu, Pietro De Pascalis, Claudio Intropido, Alessandra Schiavoni
regia Nino Formicola
produzione Manifatture Teatrali Milanesi
durata 90 minuti

Questa voce è stata pubblicata in Milano, prosa&danza, Teatro Leonardo e contrassegnata con , , , , , , . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.