Leone d’oro per la migliore Partecipazione nazionale

A pochi giorni dall’inaugurazione della 56. Esposizione Internazionale Biennale d’Arte di Venezia, è stato assegnato l’ambito riconoscimento al padiglione della Repubblica dell’Armenia.

Ricorre nel 2015 il centesimo anniversario del massacro dei cristiani (armeni, siro cattolici, siro ortodossi, assiri, caldei e greci) iniziato la notte tra il 23 e il 24 aprile a Costantinopoli, quale gesto di ritorsione dell’Impero Ottomano contro la Russia per le sconfitte subite durante la Prima Guerra Mondiale. Per celebrare questa mesta ricorrenza, il Ministero della Cultura della Repubblica dell’Armenia ha scelto di dedicare il proprio Padiglione alla Biennale d’Arte di Venezia agli artisti nipoti della diaspora che seguì quei tragici eventi. La mostra, allestita nella suggestiva cornice del Monastero Mekhitarista dell’Isola di San Lazzaro degli Armeni, si intitola Armenity ed è curata da Adelina von Furstenberg.
Il titolo, ispirato al termine francese Arménité, allude al senso di appartenenza ad un popolo e a una cultura che è tuttora proprio dei figli e dei nipoti dei sopravvissuti allo sterminio. Sparsi ai quattro angoli del globo, le genti di origine armena si sentono parte di un’unica nazione, travalicando le consuete nozioni di territorio, confine e geografia, sospesi tra tradizione e nuovi linguaggi. Negli articolati spazi del Monastero sono collocate le opere di diciotto giovani artisti, molte delle quali concepite come site specific per esaltare le suggestioni del luogo che in trecento anni di storia – qui, nel 1717, il monaco armeno Mekhitar fonda il proprio ordine religioso – ha protetto e tramandato le memorie del patrimonio culturale dei loro antenati.
L’appassionato lavoro di Adelina von Furstenberg ha dunque conquistato i giurati che hanno assegnato al Padiglione il prestigioso premio con la seguente motivazione: «Leone d’oro per la migliore Partecipazione nazionale alla Repubblica dell’Armenia per aver creato un padiglione basato su un popolo in diaspora, dove ogni artista si confronta non solo con la sua località specifica, ma anche con il suo retaggio culturale. Il padiglione prende la forma di un palinsesto, con elementi contemporanei inseriti in un sito del patrimonio storico. Nell’anno che segna un’importante pietra miliare per il popolo armeno, questo padiglione rappresenta la tenacia della confluenza e degli scambi transculturali».

Silvana Costa


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La mostra continua:
Monastero Mekhitarista
Isola di San Lazzaro degli Armeni – Venezia
fino a domenica 18 ottobre 2015
orari lunedì-domenica 13.00-17.30 e su appuntamento
www.labiennale.org
 
The National Pavilion of The Republic of Armenia
Contemporary Artists from the Armenian Diaspora
a cura di Adelina Cüberyan v. Fürstenberg
committente Ministero della Cultura della Repubblica di Armenia
artisti: Haig Aivazian, Libano; Nigol Bezjian, Siria/USA; Anna Boghiguian, Egitto/Canada; Hera Büyüktaşçıyan, TurchNigol Bezjian, Ania; Silvina Der-Meguerditchian, Argentina/ Germania; Rene Gabri & Ayreen Anastas, Iran/Palestina/USA; Mekhitar Garabedian, Belgio; Aikaterini Gegisian, Grecia; Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi, Italia; Aram Jibilian, USA; Nina Katchadourian, USA/Finlandia; Melik Ohanian, Francia; Mikayel Ohanjanyan, Armenia/Italia; Rosana Palazyan, Brasile; Sarkis, Turchia/Francia; Hrair Sarkissian, Siria/UK

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