Puzzle

Torna al Teatro Leonardo Da Vinci l’ultima produzione di Kataklò segna l’inizio di una nuova fase creativa per la compagnia di physical theatre più amata della scena italiana.
Quando siamo piccoli, immaginiamo che, in nostra assenza, i giocattoli si animino e abbiano una propria vita sociale. Il numero di apertura di Puzzle ci presenta la situazione opposta: le tessere colorate si destano una volta che hanno le luci dei riflettori puntate contro, permettendo al pubblico seduto in sala di entrare nel magico mondo delle produzioni Kataklò. Questo spettacolo, che ritorna al Teatro Leonardo da Vinci dopo il successo registrato la scorsa stagione in occasione del debutto milanese, è emozionante e coinvolgente per lo stile che ricorre in ogni brano cucendo le singole parti in un unicum organico, alternando pezzi di repertorio ad opere prime ideate dai danzatori stessi.
La magia del physical theatre risiede nella fisicità del ginnasta combinata con la grazia e la disciplina del ballerino classico, il tutto shakerato con massicce dosi di ironia interpretativa per rendere ogni spettacolo ancor più coinvolgente. Se confrontiamo idealmente la compagnia italiana con gli statunitensi Momix, ci rendiamo conto quanto lo stile impresso ai Kataklò dalla loro fondatrice, coreografa nonché regista, risulti molto più rock – scusate ma non ci sovviene termine migliore per indicare questa suggestione – di quello delle eteree coreografie di Moses Pendleton. Giulia Staccioli che, dopo i trascorsi agonistici che l’hanno portata per ben due volte ad indossare i colori azzurri alle olimpiadi, ha avuto modo di formarsi artisticamente anche alla corte di Mr. Pendleton carpendone i segreti, riesce a far affiorare dalle sue composizioni un maggior senso di potenza puntando sulla valorizzazione della peculiarità atletiche di ogni singolo danzatore. Questo confronto ci sorge spontaneo perché, per un beffardo gioco del destino, entrambe le compagnie si esibiscono sulla scena milanese negli stessi giorni.
Kataklò deriva dal greco antico e significa “io ballo piegandomi e contorcendomi” ma in realtà i danzatori che si esibiscono in Puzzle riescono a fare molto di più! Scolpiti da un magistrale uso delle luci, i corpi non solo riescono a contorcersi con la grazia dei ginnasti, a incastrarsi tra di loro dando vita a passi spettacolari ma sembrano addirittura vincere la forza di gravità con la forza di bicipiti ed addominali. Quello che conquista il pubblico è però la capacità di creare scenari raffinati, raccontare storie con l’italica capacità di ironizzare su sé stessi, togliere il fiato per la poeticità di certe composizioni unita ad un magistrale montaggio della sequenza dei brani. Come, appunto, in un Puzzle si combinano: cartoline dal passato tra cui i ciclisti e le ginnaste ritmiche tratti da Play o l’eterea altalena e l’omaggio a Pendleton con la coreografia sugli sci ideate per Up con nuove creazioni concepite dai danzautori a testimonianza di quanto l’impronta conferita dalla Staccioli alla compagnia sia stata assimilata dai ciascun componente. Possiamo chiamare nuovamente in soccorso il titolo dello spettacolo per raccontare, metaforicamente, come ogni danzatore sia una tessera che trova compimento solo nella sintonia della coralità da cui, al contempo, ciascuno spicca per le proprie peculiarità combinate dalla sapienza del coreografo in un’alchimia perfetta.
L’attenzione dello spettatore si concentra solamente sui danzatori, rendendo superflua ogni necessità di scenografia per riuscire a collocare il brano nello spazio-tempo della fantasia. Discorso opposto per la musica che combina – anche lei – come in Puzzle ritmi sincopati ad atmosfere new age, produzioni di autori contemporanei a successi degli anni ’40, in un percorso che si snoda tra oriente ed occidente.
Quello che i Kataklò offrono al pubblico non è dunque il solito best of, in cui ogni artista incappa in un momento di stanchezza creativa, ma uno spettacolo montato come manifesto programmatico che ricorda al pubblico la strada compiuta dal lontano 1995, anno di fondazione, passando attraverso le tappe salienti che li hanno visti protagonisti in importanti eventi artistici in tutto il globo, sino alla dichiarazione degli obiettivi per il futuro. Di contorcimento in piegamento i danzatori ne hanno fatta di strada!

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
Teatro Leonardo Da Vinci
Via Ampère, 1 – Milano
www.teatroleonardo.it

Kataklò Athletic Dance Theatre e MITO srl
presentano
Puzzle
fino a domenica 24 marzo
ideazione e direzione artistica: Giulia Staccioli
creato e interpretato da: Kataklò Athletic Dance Theatre
musiche: varie
www.kataklo.com

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