Rooms for secrets

Antonio Syxty con una performance dall’alto coefficiente introspettivo occupa un intero piano di una palazzina di inizio Novecento con l’intento di guidare il pubblico tra falsi valori e inattese chiavi di lettura.

Nell’intrico di viuzze che si dipanano dietro corso Buenos Aires, importante arteria dello shopping  milanese, si annida Casa – Museo Boschi Di Stefano. Nelle stanze al secondo piano sono esposti alcuni dei capolavori di arte e design realizzati tra il primo decennio del Novecento e la fine degli anni Sessanta afferenti alla vasta raccolta composta negli anni dai coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano.
Il terzo piano dell’edifico realizzato negli anni Trenta su progetto dell’architetto Piero Portaluppi, al momento completamente sgombro di arredi e pezzi della collezione, è destinato a eventi temporanei come la mostra Fotofanie di Italo Zannier svoltasi lo scorso anno. Quelle stanze ora ospitano un segreto che Antonio Syxty svela a quanti vorranno avventurarsi sin lassù, osando presentarsi al suo cospetto dopo aver esplorato le Rooms for secrets.
Per l’artista dai natali argentini questo progetto site specific in un certo senso non è un evento inatteso quanto un ritorno alle origini mai completamente perse di viste anche a giudicare dal recente Architettura addio. Syxty, oggi noto principalmente come estroso regista, negli anni Settanta elabora e interpreta una serie di art-performance multidisciplinari in gallerie e spazi underground milanesi.
Con il timore reverenziale di chi si addentra in casa altrui e curiosa nelle diverse stanze, quasi spiando le gesta dei padroni di casa, il pubblico si aggira per i due appartamenti del terzo piano osservando quanto accade nelle Rooms for secrets inseguendo il suono della voce amorfa che rimbalza negli ambienti.
Ogni stanza è caratterizzata da un tema: il corpo, il dio, i soldi, i desideri e lo spazio. Al loro interno, tra oggetti vintage, elementi naturali e scritte provocatorie i corpi dei performer si muovono sinuosi, quasi contorcendosi per un malessere interiore alimentato dalle parole che escono da un piccolo altoparlante. La voce sintetica ripete senza sosta, con tono tendente all’ipnotico, parole che, sedimentandosi nella parte più oscura del cervello, prendono senso compiuto a “svelare quello che non è possibile svelare, perché apparentemente manifesto”.
Gli spettatori si aggirano per la casa in un silenzio che ha un che di religioso, che obbliga a un inquietante introspezione mentre il cervello pulsa nervoso, quasi a imitare Massimo Sansottera e Salvatore Aronica che ne Lo spazio usano i propri corpi per misurare ed esplorare la stanza troppo stretta in cui sono collocati per cercare una via di fuga.
I testi criptici e sperimentali elaborati con machiavellica sapienza da Michele Zaffarano sortiscono l’effetto di spossare il pubblico per mezzo di quel TU reiterato con accusatoria insistenza. Le persone giunte al termine del percorso decisamente provate, in cerca di ristoro emotivo, si lasciano attrarre dalla musica lieve che viene dall’ultima, inesplorata stanza. Là, nella secret room, incontrano lo stesso Antonio Syxty che, calato in baffoni e cappellaccio del Saggio Sciocco, illumina letteralmente la via per uscire dall’impasse e sorridere sereni alla vita.

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
Casa – Museo Boschi Di Stefano
via Giorgio Jan, 15 – Milano
terzo piano senza ascensore
fino a domenica 10 marzo 2019
accesso performance dalle 19.30
(ingresso ogni 30 minuti)
ultimo accesso ore 21.00
lunedì riposo
www.fondazioneboschidistefano.it

Rooms for secrets – 5 capitoli
un progetto di performance ambientale e teatro/performance ideato da Antonio Syxty           
con la complicità di Susanna Baccari – ambiente emotivo e movimenti
Michele Zaffarano – scrittura/testo
Robert Jack – soundscape
con la scrittura di ricerca di Michele Zaffarano
con (in ordine alfabetico) Bruna Serina de Almeida, Salvatore Aronica, Alberto Colombo, Francesca Montuori, Ivana Petito, Andrea Ruberti, Romeo Ruberti, Agata Sala, Massimo Sansottera, Gabriele Scarpino, Nicole Zanin
e con la partecipazione di Antonio Syxty nel ruolo del Saggio Sciocco nella pièce del malinteso o dell’impiccio The Silly Wise Man (strikes again)
produzione MTM Manifatture Teatrali Milanesi
www.mtmteatro.it

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