Teatro a Corte | Giovedì 7 luglio

Ockhams Razor 1Tra numeri di giocoleria e poesia, prende il via la XVI edizione del festival internazionale che coniuga le arti performative con il meglio dell’architettura sabauda.

Debutto in grande stile per Teatro a Corte, nella maestosa sede di Palazzo Madama, all’insegna della contaminazione delle arti: Picasso Parade, lo spettacolo scritto e diretto da Nicola Fano con le coreografie di Paolo Mohovich, unisce in un’unica emozione teatro, danza, giocoleria, pittura e architettura. L’ibridazione delle specie in natura, così come la trasversalità dei generi in campo artistico, produce sempre risultati sorprendenti, tanto inattesi quanto affascinanti. Picasso Parade riesce a conquistare il pubblico sin dal suo ingresso in sala, solleticandone la memoria per indurlo a scoprire analogie e differenze tra il tableau vivant che gli si palesa dinnanzi e il celeberrimo dipinto di Pablo Picasso intitolato La famiglia dei saltimbanchi (1905). All’interno dell’originale su tela, tra i personaggi compare anche un autoritratto dell’artista che si raffigura nelle vesti di Arlecchino, accompagnato dal figlio ancora bambino. Arlecchino, il personaggio della Commedia dell’Arte protagonista di decine di tele dipinte dal 1901 agli anni Trenta, è per Picasso l’allegoria del comico per eccellenza, obbligato a far divertire il pubblico sebbene nel privato attraversi mille avversità. I primi anni del XX secolo non rappresentano infatti un momento facile per il pittore di origini spagnole: appena trasferitosi a Parigi, nonostante le proficue amicizie intessute con intellettuali ed artisti, Picasso è vessato da pesanti difficoltà economiche e da momenti di profondo sconforto. Carlotta Viscovo, nei panni della compagna dell’artista, parte da un semplice uovo – unico ingrediente delle frittate che riusciva a portare in tavola come modesta cena – per spiegare l’essenza del cubismo e narrare tanti aneddoti della vita di Picasso nella Ville Lumière di inizio secolo. Mentre il pubblico ascolta rapito, cercando di scindere la realtà storica dalla fantasia degli autori, prendono lentamente vita i saltimbanchi. Stefan Sing, nei panni di un moderno Arlecchino, e Cristiana Casadio, due straordinari artisti circensi, affiancati dalla presenza del ballerino Tiziano Pilloni, alternano sorprendenti numeri di giocoleria e siparietti comici al monologo di Carlotta Viscovo.
Il pubblico applaude a lungo e sembra nulla possa entusiasmarlo di più ma poi si trasferisce al Teatro Astra – dove lo attende Beppe Navello, direttore artistico del festival, per un caldo benvenuto – e la meraviglia viene elevata all’ennesima potenza grazie alle evoluzioni aeree della compagnia britannica Ockham’s Razor. Due spettacoli, Arc ed Every Action, eseguiti con l’ausilio di strumenti diversi, combinano la potenza scenica del circo con le potenzialità narrative del teatro fisico, per rappresentare la delicata alchimia di fiducia reciproca e inevitabile amicizia che guida le gesta di questi performer sospesi tra la terra e il cielo. Due spettacoli, due storie, due stili di teatro aereo estremamente distanti tra loro; nessuna scenografia ma solamante una straordinaria capacità narrativa che riempie da subito lo spazio di storie ed emozioni. Arc, il primo dei due numeri presentati nel corso della serata, è eseguito su una piattaforma aerea, una sorta di zattera sospesa nel nulla su cui viaggiano tre naufraghi. I protagonisti, con la levità dei bambini, scherzano tra loro, facendo a gara a superarsi nelle evoluzioni ed esplorando ogni potenzialità della piattaforma su cui si trovano confinati, giocando con la forza di gravità ed utilizzando il proprio corpo come leva per innescare ardite capriole. Scrutano l’orizzonte speranzosi di scorgere un approdo, si innamorano, si fanno dispetti in preda ad attacchi di gelosia e si rappacificano perché capiscono che, in fondo, l’importante è collaborare in armonia per mantenere in equilibrio il mezzo su cui stanno viaggiando verso il proprio destino.
Every Action, spettacolo forse meno poetico ma decisamente molto più scanzonato del precedente, altro non è che la dimostrazione pratica dell’inevitabilità del terzo principio della dinamica “Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria“. Un corda appesa a due carrucole, i corpi utilizzati come pesi e contrappesi: questi i pochi, semplici elementi per dar vita ad un’altalena sospesa a svariati metri dal suolo che consente ad Alex Harvey, Tina Koch, Charlotte Mooney e Steve Ryan di osservare la platea gremita da un insolito punto di vista.
Il Rasoio di Occam – il principio metodologico da cui la compagnia ha mutuato il nome – evidenzia l’inutilità di continuare  a formulare ulteriori teorie una volta che le ipotesi iniziali siano sufficienti a spiegare un dato fenomeno. Allo stesso modo gli Ockham’s Razor portano in aria – pardon, in scena – storie semplici, che parlano di sentimenti basilari quali amore e amicizia. Tuttavia lo fanno a modo loro, caricandole di un alto coefficiente di spettacolarità performativa e di grande efficacia mimica, ottenendo un distillato di poesia che, per nulla stucchevole, attraversa gli occhi, solletica la fantasia e colpisce diretto al cuore.

Silvana Costa

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Guarda il programma completo di Teatro a Corte

Gli spettacoli sono andati in scena:
giovedì 7 luglio 2016

Palazzo Madama
piazza Castello – Torino
Teatro Astra
via Rosolino Pilo 6 – Torino

www.teatroacorte.it
www.palazzomadamatorino.it
http://fondazionetpe.it/

Picasso Parade
uno spettacolo scritto e diretto da Nicola Fano
coreografie di Paolo Mohovich
in collaborazione con Cristiana Casadio, Stefan Sing
con Cristiana Casadio, Tiziano Pilloni, Stefan Sing, Carlotta Viscovo
Fondazione Teatro Piemonte Europa In Collaborazione con Fondazione Torino Musei
durata: 40 minuti
Italia – creazione site-specific

Arc
Ockham’s Razor
prodotto da Turtle Key Arts
ideazione e performance Alex Harvey, Tina Koch, Charlotte Mooney
con la direzione di Ruth Naylor-Smith
musiche composte da Derek Nisbet
design attrezzature Ockham’s Razor
costumi Tina Bicat
luci Justin Farndale

Every Action
Ockham’s Razor
ideazione Meline Danielewicz, Alex Harvey, Tina Koch, Charlotte Mooney
performance Alex Harvey, Tina Koch, Charlotte Mooney,  Steve Ryan
con la direzione di Samuel Jornot E Bim Mason
musiche da The Penguin Café Orchestra
design attrezzature Ockham’s Razor
costumi Tina Bicat
luci Justin Farndale
Regno Unito – prima nazionale
www.ockhamsrazor.co.uk

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