Comunità, partecipazione e celebrazioni

Giunto alla sua sesta edizione, il Totem Arti Festival esce dal luogo-teatro e conquista gli spazi pubblici di Pontelagoscuro in cerca di una più intensa relazione con il territorio.

I luoghi: Ferrara, un centro storico, un castello, il Duomo, lo spirito degli Estensi che aleggia forte e silenzioso. Pontelagoscuro, nome evocativo del paese rinascimentale poco distante, che durante la Seconda guerra mondiale è raso al suolo dagli Alleati, perdendo la sua identità. Anni 50: nuove case, una grande fabbrica, operai, e il borgo rinascimentale si trasforma nella periferia cittadina. Nuova perdita di identità. Ai nostri giorni: immigrazione e molte famiglie che vivono sotto la soglia della povertà.
Personaggi: Teatro Nucleo, una storia che inizia molti anni fa in Argentina. Esule, per sfuggire alle dittature, arriva a Ferrara grazie a contatti precedenti, iniziando la sua attività italiana all’interno del manicomio (uno dei pochi in Italia a trovarsi nel centro cittadino), non per una particolare vocazione sociale – non ancora – ma solo grazie alla disponibilità di alcuni spazi. Chiuso il manicomio, arriva una nuova sede, il Teatro Cortàzar di Pontelagoscuro, situato vicino a quel poco che resta del paesino rinascimentale. Due storie si incrociano e inizia per tutti un nuovo capitolo comune. Negli anni si susseguono le iniziative legate al territorio, laboratori con i bambini e i ragazzi, nelle scuole, nei doposcuola, attività con gli anziani, con i comitati storici.

Nel 2013, sempre da un’idea di Teatro Nucleo, nasce infine il Festival Totem Arti, che si pone l’obiettivo di creare ulteriori occasioni di incontro fra teatro e territorio, in collaborazione con le molte associazioni e le realtà locali coinvolte. Nel 2018, per la prima volta, Totem – con i suoi appuntamenti di teatro e arti performative – decide di uscire dagli spazi del Cortàzar (un luogo che, in quanto teatro, è ammantato per sua natura di quell’aura di cultura e impegno, finendo forse per intimidire il cittadino comune) per conquistare la piazza principale, andando fisicamente verso il pubblico, per conoscerlo e farsi conoscere, ed entrare in relazione anche coi più restii ad avvicinarsi ai luoghi istituzionali della cultura (magari, chissà, assecondando anche la tradizione di Teatro Nucleo per il teatro in piazza).

Quando arriviamo in piazza Buozzi, molti bambini sono in attesa dell’inizio dello spettacolo, bambini dalle provenienze più disparate – aspetto non scontato e che salta subito all’occhio: c’è molto mondo fra il pubblico. Per quanto tanti appartengano alla schiera dei partecipanti ai laboratori; altri, accompagnati dai nonni o dalle mamme, sono troppo piccoli per esserlo. Durante la prima performance della giornata il pubblico è coinvolto nelle diverse azioni, in una specie di giostra collettiva, una festa carica di significati stratificati, a cui proprio i più piccoli sono impazienti di partecipare.

Inizia così, per noi, la seconda giornata di Totem Arti Festival, con la lettura e la performance interattiva di Stalker Teatro, Incontri. 14 passi nelle scritture. Un’avventura nelle sacre scritture, della quale le immagini, le azioni e i gesti sono eloquente cassa di risonanza, trasfigurazione evocativa e potente. Potere, relazione, essere stretti lungo le linee dei propri confini, l’ingarbugliarsi e confliggere nelle proprie identità – assunte a bandiere a baluardi. Pescatori di uomini e di spettatori. Una performance interattiva che fa emergere tante riflessioni, sul valore e le modalità della partecipazione, sulla potenza della semplicità delle immagini poste in relazione dialettica con le parole dei testi sacri, e sulla loro capacità di mettere in discussione questi ultimi.

Il secondo appuntamento della serata, alle ore 19.00, è con il circo di strada e Yes Land di Giulio Lanzafame – divertente, malinconico e virtuosistico spettacolo scelto nell’ambito di una call cui hanno preso parte oltre cento artisti dall’Italia e dall’Europa, selezionati nella sua ultima fase dai ragazzi delle classi partecipanti al progetto. Una scelta complessa, e non scontata, perché basata non solo sul criterio delle preferenze personali ma soprattutto sull’attenzione per i luoghi della messinscena all’interno del paese.

La serata si conclude al Teatro Cortàzar con Cerimoniale di A.R.T.I. Inquietante esplorazione della psiche e delle relazioni perverse fra madri e figli, uomini e donne; un misto fra Psycho e un manuale di psicologia sulla nascita dei serial killer. Che dirne? Avere gli incubi popolati dai personaggi dello spettacolo è segno innegabile della sua potenza ed efficacia? Tralasciando qualche perplessità su scelte registiche, di stile ed attorali, e aldilà di una predilezione personale per una esplorazione di altro genere sulle relazioni, va riconosciuto che ciò che vediamo in scena è l’estremizzazione e la distorsione di dinamiche molto comuni, anche se è soprattutto lo sguardo di alcuni membri del pubblico (rapiti, divertiti?) a farci porre la domanda se spettacoli come questo non siano necessari, non solo per l’argomento, ma anche per il livello e lo stile (in prospettiva della famosa catarsi). Pregio del lavoro è sicuramente il fatto che, fino alla fine, non si ha la più pallida idea di cosa sia successo nella casa. Chi sia vivo o morto. Come possa essere che la vittima sacrificale si trasformi in una specie di strega del focolare domestico, dispiegando il suo potere distorto e malato alla pari degli altri, in una casa dell’orrore e del malessere emotivo ed esistenziale.

Mailè Orsi

Gli spettacoli sono andati in scena all’interno di
Totem Arti Festival:
Ferrara, varie location
venerdì 25 maggio
www.totemartifestival.com

piazza Buozzi, ore 18.00
Incontri. 14 passi nelle scritture
performance interattiva a cura di Stalker Teatro

piazza Buozzi, ore 19.00
Giulio Lanzafame e Compagnia Onarts presentano:
Yes Land
spettacolo di circo
selezione call Totem Arti Festival

Teatro Cortàzar, ore 21.30
A.R.T.I. Area Ricerche Teatrali Indipendenti presenta:
Cerimoniale

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