Un Aladino in stile Forman

aladino-forman01Debutto e tre repliche al Funaro per il nuovo spettacolo di Matej Forman, tornato a Pistoia dopo il grande successo di Obludarium.

Accedendo allo spazio teatrale del Funaro sembra di entrare, improvvisamente, in un mercato tipico orientale. Spazi ristretti, in mostra tutto e di più, quel profumo di thè alla menta così caro a quelle comunità da trasformarlo quasi in un rito. Come d’obbligo, viene offerto anche al pubblico – così che, oltre al profumo, si possa gustarne l’aroma e il sapore.
Aladino, lo spettacolo che andrà in scena, proviene dalla raccolta di favole orientali intitolata Le mille e una notte. Cornice di favole, nota per essere il racconto di una serie di soprusi del potere, ai quali la protagonista – grazie all’immaginazione e all’inganno – riesce a mettere fine.
La sfarzosa messa in scena, con pannelli mobili, movimenta, in parte, il racconto del narratore – Massimo Grigò – che, entrando e uscendo dagli spazi creati con gli stessi, tenta di dare ritmo a uno spettacolo, complessivamente, abbastanza statico.
Alcuni elementi scenotecnici, come le strutture a forma di animali – che si aprono durante il racconto, quasi libri pop-up, per proporre caverne, dimore principesche o rimandare ai viaggi; le marionette di due dimensioni (piccola e grande) di Aladino e della principessa della quale si innamora; e due ombre che, in modo semplificato, rimandano al Wayang Kulit – una tra le forme più antiche del teatro di Bali – concorrono a costruire lo spettacolo a livello visivo.
Per quanto riguarda il testo, fa specie che rotolino le teste delle donne e, per ironia della sorte, che ciò avvenga il 25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, appunto.
Tra le varie disavventure che perseguitano Aladino anche il Mago, un mostro gigantesco che appare sulla scena mascherato, con mani che cercano di afferrare i bambini delle prime file. Ma, nonostante qualche invenzione e colpo di scena, complessivamente si ha l’impressione di un racconto che proceda a balzi, privo di continuità e della necessaria maturazione dei sentimenti dei due protagonisti (che dovrebbero, prima, conoscersi, e poi, innamorarsi).
L’unica apparizione del famoso genio della lampada si materializza con una serie di vassoi di frutti e verdura – quelli commestibili offerti al pubblico.
La sensazione è che la parte del leone non la facciano le marionette animate, bensì il racconto verbale, e che la cura della messa in scena vada, purtroppo, a scapito della rappresentazione.
Uno spettacolo per bambini ma con storie tratte da un libro per adulti che impauriscono i più piccoli, invece di coinvolgerli. Uno spettacolo lontano da altri modelli dei Fratelli Forman che, sempre a Pistoia, alcuni anni fa proposero lo straordinario Obludarium.

Luciano Uggè

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Lo spettacolo è andato in scena:
Il Funaro Centro Culturale

via del Funaro, 16 – Pistoia
sabato 25 novembre, ore 17.00
www.ilfunaro.org

The Forman Brother’s Theatre presenta:
Aladino
di Matej Forman

spettacolo in italiano
narratore Massimo Grigò
regia Matej Forman
scenografia, costumi e marionette Josef Sodomka, Andrea Sodomková e Matej Forman
musica Daniel Wunsch
coreografia Veronika Švábová
luci Petr Goro Horký e Tomáš Morávek
suono Philippe Leforestier
marionettista 1 Radim Klásek ed Eleonora Spezi
marionettista 2 Tereza Hradilková
marionettista 3 Jan Bárta e Vít Maštalír
marionettista 4 Miroslav Kochánek e Jan Niesyt
direttore tecnico Josef Sodomka
produttore esecutivo Jakub Hradilek
costruzione e decorazione marionette Antonín Malon, Tereza Komárková, Martin Lhoták, Radomír Vosecký, Petr Horký e Vladimír Všetečka
produzione Theatre Jeu de Paume, Aix en Provence e Pilsen
per bambini dai 6 anni e per tutti

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