Vita e compromessi di una mente geniale

leo-017Si intitola Leonardo da Vinci – L’opera nascosta il nuovo  testo di Michele Santeramo, che affronta importanti questioni sulla vita e sulla morte attraverso le riflessioni immaginarie di un genio del nostro Rinascimento.

«Questa storia è totalmente inventata», anticipa prontamente il testo: «Ma è talmente realistica che potrebbe essere davvero accaduta, come spesso succede anche alle credenze, seppur episodi mai avvenuti».
Uno spettacolo minimalista dal punto di vista scenografico, ma molto colorato ed emotivamente impattante per le immagini (firmate da Cristina Gardumi) proiettate alle spalle dell’autore, unico interprete sul palco, avvolto dai soggetti di cui parla, straordinariamente presenti nella loro essenza – seppur  virtuale.
Leonardo da Vinci, il genio in carne e ossa, come un essere vivente qualsiasi, necessitava di beni primari per la sopravvivenza, che riusciva a ottenere con le tante  invenzioni utili al Granduca, quali armi da guerra: strumenti sempre più evoluti, nati dalla sua scienza innovativa e creativa.
Uno scienziato che si rispetti, però, ha bisogno di prove e controprove per testare le sue invenzioni. E infatti, dopo una battaglia, con una sua micidiale arma da guerra in prova, Leonardo si reca sul campo e un moribondo, afferrandolo per una caviglia, gli chiede di essere finito. Mai nessuno aveva fatto una simile richiesta al maestro che, incuriosito dal desiderio del soldato, si sofferma a riflettere su quale momento sia più importante durante la morte. Non che non lo avesse mai fatto prima. Ma qualcuno che, senza conoscere né la sua fama né la sua faccia, chiedesse di morire per mano sua, non era mai successo.
La riflessione verte su più fronti, sia filosofici sia materiali – perfino su come sconfiggere la morte stessa. Non solo l’ultimo attimo di vita degli uomini, ma persino l’immortalità delle opere d’arte, e l’idea stessa della vita eterna. Ed ecco che allo studio del fine-vita-immortalità partecipa Monnalisa, opera universale e immortale, con il suo sorriso indecifrabile.
Il risultato delle numerose variabili, ovviamente, non è per niente scontato. Leonardo da Vinci era un genio indiscusso, con una vastità mentale superiore, almeno per l’epoca, e neanche su questo argomento delude, sia il pubblico in sala sia i suoi esegeti – indubbiamente grazie alla fantasia di Michele Santeramo.

Laura Sestini

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Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Studio Mila Pieralli 
via G. Donizetti, 58 
Scandicci – Firenze
domenica 17 dicembre, ore 16.45
www.teatrostudioscandicci.it

Leonardo Da Vinci – L’opera nascosta
di e con Michele Santeramo
immagini Cristina Gardumi
luci Fabio Giommarelli

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