Vietato! I limiti che cambiano la fotografia

Alla Bel Vedere una mostra provocatoria e civile, di allarme e di protesta, dedicata alle minacce che gravano sulla fotografia di strada e di reportage a causa di un’interpretazione restrittiva ma sempre più corrente delle leggi sul diritto all’immagine.
Oggigiorno è un continuo appellarsi alla legge sulla privacy, in ogni contesto in cui ci muoviamo ci sentiamo minacciati e cerchiamo di tutelare dati, azioni e immagini dalle aggressioni esterne, vere o presunte che siano. Analogamente, personaggi pubblici, di cui ormai ogni cosa è nota, lottano invano per evitare che ogni singola loro azione venga spiattellata dai mass media nell’indifferenza collettiva.
Ma quale è dunque il limite da non oltrepassare per la tutela della privacy individuale? O, nello specifico caso delle fotografie, quale atteggiamento devono adottare i fotografi?
La legge prevede due pesi e sue misure perché, di fronte all’obiettivo non siamo tutti uguali. Mentre le immagini dei personaggi famosi possono essere utilizzate liberamente per pubblicazioni giornalistiche, ritrarre i comuni cittadini, anche se in luoghi pubblici o in occasione di eventi collettivi, risulta sempre più complicato dal dover ottenere le autorizzazioni alla divulgazione dell’immagine dagli interessati. In un simile contesto giuridico, il lavoro per i fotografi che si dedicano ai reportage sociali o a ritrarre la vita di strada diviene sempre più complicato e proprio su questo tema verte la mostra in corso alla Galleria Bel Vedere.
In maniere provocatoria, cinquantacinque autori tra i più noti della fotografia italiana hanno accettato di deturpare le loro immagini nascondendo con una “pecetta” i volti delle persone ritratte per far riflettere il pubblico sulle restrizioni crescenti imposte dalle interpretazioni delle leggi sul diritto all’immagine.
In mostra troviamo estratti da reportage in paesi poveri come quelli realizzati da Giulio Di Sturco, Luca Campigotto o Massimo Berruti; ci sono fatti di cronaca come l’arresto di Giuseppe Setola, boss indiscusso del clan camorristico dei Casalesi nel 2009 di Alberto Giuliani; scene di feste in villa (Letizia Battaglia) o per le strade (Alessandra Capodacqua); gesti della vita quotidiana (Giovanni Marrozzini, Francesco Cito, Francesco Radino, Uliano Lucas); momenti di relax (Gabriele Basilico, Massimo Siragusa, Gianni Berengo Gardin) alternati a riti di devozione (Michele Borzoni, Pietro Paolini) e poi tanti ritratti, di persone comuni o di pseudo-vip.
Alcune scelte di come utilizzare la pecetta sono altamente provocatorie: Elena Givone l’ha posta sull’unica porzione scoperta di una donna velata del Wadi Rum; Mario Peliti che difende l’identità di un cane; Alex Majoli che ha occultato il volto di chi più spesso in questi mesi ha invocato il diritto alla privacy, Silvio Berlusconi; piuttosto che quelle di Marco Anelli, Alessandro Albert o Alessandro Imbriaco.
Sul tema della mostra è stato organizzato anche un incontro al circolo della stampa con il direttore del settimanale Oggi Umberto Brindani; il fotografo Cesare Colombo; la presidentessa dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia Letizia Gonzales; Michele Smargiassi, giornalista che tiene il blog Fotocrazia sul sito de la Repubblica; Massimo Stefanutti avvocato e fotografo.

Silvana Costa

La mostra continua:
Bel Vedere fotografia
via Santa Maria Valle 5 – Milano
orari: da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00
ingresso libero
www.belvederefoto.it

Vietato! I limiti che cambiano la fotografia
aperta sino a sabato 14 aprile 2012
In collaborazione con il Circolo Fotocine Garfagnana
Da un’idea di Gabriele Caproni
A cura di Giovanna Calvenzi, Gabriele Caproni e Renata Ferri.
Gli autori: Alessandro Albert, Marco Anelli, Isabella Balena, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Massimo Berruti, Michele Borzoni, Piergiorgio Branzi, Luca Campigotto, Alessandra Capodacqua, Lorenzo Castore, Enzo Cei, Gianni Cipriano, Francesco Cito, Ignacio Maria Coccia, Cesare Colombo, Chico De Luigi, Stefano De Luigi, Edoardo Delille, Federica Di Giovanni, Giulio Di Sturco, Simone Donati, Carlo Furgeri Gilbert, Gabriele Galimberti, Simona Ghizzoni, Alberto Giuliani, Elena Givone, Alessandro Imbriaco, Francesca Leonardi, Uliano Lucas, Sirio Magnabosco, Alex Majoli, Emiliano Mancuso, Martino Marangoni, Giovanni Marrozzini, Pietro Masturzo, Davide Monteleone, Antonella Monzoni, Cristina Omenetto, Pietro Paolini, Mario Peliti, Simone Perolari, Marta Primavera, Francesco Radino, Rocco Rorandelli, Giulio Sarchiola, Annette Schreyer, Shobha, Massimo Siragusa, Toni Thorimbert, Giovanni Umicini, Riccardo Venturi, Paolo Verzone, Francesco Zizola.

Eventi collaterali:
Incontro sui temi della mostra con: Umberto Brindani, Cesare Colombo, Letizia Gonzales, Michele Smargiassi e Massimo Stefanutti.
Circolo della Stampa
corso Venezia 48 – Milano
Giovedì 29 marzo alle 20.45

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