Canova svelato

Al Teatro Carcano di Milano va in scena lo spettacolo di danza ideato per celebrare il bicentenario della scomparsa del grande scultore neoclassico.

Il 13 ottobre 2022 ricorrevano i duecento anni dalla morte di Antonio Canova, l’artista noto e amato in tutto il mondo per le sculture che guardano ai miti e agli eroi dell’età classica. RBR Dance Company, in collaborazione con Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, per celebrare l’importante anniversario crea Canova svelato, lo spettacolo di danza moderna questa settimana in scena al Teatro Carcano di Milano.
Canova è lo scultore che ha restituito alla scultura la tridimensionalità, dando vita a opere che si espandono nello spazio, da ammirare a tutto tondo in ogni loro dettaglio, da collocare al centro della stanza e non, quasi in disparte, lungo le pareti perimetrali o in una nicchia. Si pensi per esempio allo spettacolare abbraccio tra Psiche e Amore con le ampie ali spiegate, ad Ercole che solleva Lica per un piede, a Venere che si abbandona tra le braccia di Marte, alle tre grazie strette a semicerchio o a Icaro che sorregge il padre anziano.
Il mito del Minotauro è appunto il tema di apertura di Canova svelato: i danzatori sciamano sul palcoscenico con costumi che strizzano l’occhio ai pepli e, con le loro movenze, saturano lo spazio. Un interessante gioco di proiezioni video fa materializzare sullo sfondo il labirinto da cui, minacciosa, sbuca la feroce bestia, mezza uomo e mezza toro, che con i suoi modi violenti fa fuggire tutti quanti, ritrovandosi  unica protagonista in scena. I riferimenti alla Grecia antica, agli eroi mitologici e agli dei dell’Olimpo punteggiano tutta la sequenza dei quadri proposti da RBR Dance Company così come l’opera dello stesso Antonio Canova. Se, sempre grazie alle proiezioni, ai danzatori spuntano le ali come a Dedalo ed Icaro per fuggire dal labirinto, nel quadro di chiusura i veli che cingono il capo della celeberrima testa della vestale, nella foga della danza, si sollevano e finiscono per coprire i volti degli artisti in scena a ricordare la statua del Cristo velato (1753) di Giuseppe Sammartino che tanto suggestionò Antonio Canova.
I diversi quadri dello spettacolo sono cuciti tra di loro dalla voce narrante di Michele Vigilante che accompagna il pubblico in un viaggio visionario attraverso l’opera dell’artista di origini venete, intesa quale metafora dell’esistenza e dell’evoluzione della civiltà umana. Ulteriore filo conduttore sono le musiche originali di Diego Todesco, sviluppate attorno a un motivo centrale, reiterato con diverse varianti, quasi a sottolineare la ciclicità della storia. Cristina Ledri, autrice delle coreografie di Canova svelato insieme a Cristiano Fagioli, è in scena a esibirsi con Alessandra Odoardi, Francesca Benedetti, Michela Moretti, Daniele Bracciale e Riccardo Tosi.
Il tema dello spettacolo è indubbiamente interessante così come il fitto gioco di riferimenti alle opere con cui lo scultore dalla nativa Possagno conquista la nobile committenza europea, a iniziare dall’imperatore Napoleone Bonaparte. Ledri e Fagioli plasmano i movimenti dei danzatori al fine di comunicare grazia e armonia così come Canova fa con il gesso, in fase di studio, e con il candido marmo, nella realizzazione finale. Le coreografie tuttavia, dopo la meraviglia suscitata dai quadri di apertura dedicati al mito del labirinto, un po’ si appiattiscono sino a risultare monotone, al di là delle soluzioni scenografiche di volta in volta adottate. Soluzioni sempre differenti tra loro, basate nella maggioranza dei casi su proiezioni e su un sapiente studio delle luci per scolpire i corpi dei danzatori e sottolinearne i movimenti.  Movimenti che, per quanto volti a valorizzare le doti performative dei membri di RBR Dance Company, non riescono a coinvolgere. Canova svelato segue un percorso che, invece dell’attesa crescita emozionale, si conclude con un quadro caratterizzato dalla presenza di veli intesi a celare fisicamente il volto dei danzatori e contenerne le emozioni in una coreografia che appare volta più a misurare e trattenere i movimenti dei corpi che a lasciarli esplodere a guizzare nello spazio saturandolo.

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
Teatro Carcano
corso di Porta Romana 63 – Milano
fino a domenica 22 gennaio 2023
orari: mercoledì e giovedì 20.30
venerdì e sabato 19.30
domenica 16.30
www.teatrocarcano.com

Canova svelato
Gli illusionisti della Danza
uno spettacolo ideato, scritto e realizzato da Cristiano Fagioli, Gianluca Magnoni, Cristina Ledri

in collaborazione con Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno
regia di Cristiano Fagioli
coreografie di Cristina Ledri, Cristiano Fagioli
danzatori Cristina Ledri, Alessandra Odoardi, Francesca Benedetti, Michela Moretti, Daniele Bracciale, Riccardo Tosi
musiche originali Diego Todesco
direttore creativo Gianluca Magnoni
voce narrante Michele Vigilante
disegno luci Giancarlo Vannetti, Cristiano Fagioli
costumi Raffaele Diligente per Diverso
comunicazione e media marketing Sonia Mingo
management Vittorio Stasi
produzione RBR Dance Company

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