Almenopausa

Gianna Coletti racconta con graffiante ironia cosa accade a una donna con l’ingresso nella fase della menopausa, tra stereotipi sociali, timori, falsi miti e terapie miracolose o sedicenti tali, svelando infine l’unico segreto per tornare a guardarsi allo specchio e piacersi.

La vita è quello che ti accade mentre sei occupato a fare altri progetti” ha detto John Lennon. La frase potrebbe essere il mantra della protagonista di Almenopausa, lo spettacolo scritto da Valeria Cavalli e Gianna Coletti, in scena al Teatro Linguaggicreativi di Milano dal 17 al 19 marzo con la regia di Renzo Alessandri.
Gianna Coletti interpreta la classica donna d’oggi, presa tra i mille impegni quotidiani, divisa tra il lavoro, i figli, il marito, il divorzio e gli amici, rassicurata dall’immancabile appuntamento con le mestruazioni che si ripete mese dopo mese. D’un tratto, così come era iniziato, tuttavia l’appuntamento viene meno e lei si ritrova a fare i conti con la vita che è trascorsa forse troppo in fretta, senza che avesse il tempo di prepararsi all’arrivo di questo fatidico momento.
Scatta una corsa disperata dal ginecologo per avere conferma sia davvero così prima di rassegnarsi ad affrontare la menopausa e tutto quello che essa comporta, in termini di cambiamenti sia fisici sia sociali: ora che non può più avere figli viene ufficialmente definita “vecchia”. Servirà tempo per accettare questo nuovo status, imparare a ignorare i giudizi altrui e a non permettere di emarginarla. Superata la crisi iniziale scoprirà infatti come la menopausa abbia la capacità di liberare l’animo dal peso del bisogno di piacere e compiacere il prossimo, imparando a prendersi spazi adeguati ai nuovi bisogni e, soprattutto, ad amarsi.
Almenopausa lancia un messaggio importante alle donne di tutte le età che in questo nuovo millennio, complice una società fallata basata sulla mera immagine, sono più attente ad apparire che a prendersi cura di sé. Del proprio animo e non (solo) del proprio aspetto.
Il tandem creativo composto da Valeria Cavalli e Gianna Coletti non delude le aspettative, affrontando temi importanti con la consueta arguzia, volta non a sminuire il problema quanto a guardarlo da un’altra prospettiva trasformandolo, come d’incanto, in opportunità. Molte sono le battute taglienti indirizzate alla volta di tutti i disturbi legati alla menopausa e ai mirabolanti ritrovati proposti: farmaci, integratori, creme e diete. La verità è che è sciocco cercare pozioni miracolose, che restituiscano il volto dei vent’anni. Basta solo un pizzico di buonsenso per affrontare l’eterno evolversi del corpo, rispettandone le mutate esigenze e scoprire come ogni periodo abbia alcuni inconvenienti ma pure molti pregi da scoprire e di cui godere appieno.
Parlare a teatro di menopausa, così come pronunciare in pubblico il termine “mestruazioni”, per le autrici rappresenta un momento dissacrante e liberatorio in un Paese ancora profondamente puritano e maschilista. Almenopausa offre così pure l’occasione per ricordare le importanti battaglie portate avanti dalle donne per l’emancipazione e l’uguaglianza. Sono divertenti a tal proposito il paragone tra le difficoltà ad accettare nella cattolica Italia la pillola anticoncezionale e l’entusiasmo invece riservato al Viagra piuttosto che l’immaginare cosa accadrebbe in un mondo dove fossero gli uomini ad avere le mestruazioni.
L’acume delle considerazioni agrodolci che punteggiano il testo è enfatizzato dalla graffiante ironia dell’interpretazione offerta da Gianna Coletti. In un’ora di spettacolo, alternando il canto e qualche passo di danza al recitato, l’attrice con gran vigore racconta le diverse fasi della vita di una donna, abbattendo man mano falsi miti e spauracchi, rinnovando più e più volte l’invito ad amare ma soprattutto ad amarsi di più.
Il tema del tempo che scorre è ripreso anche dalla vivace scenografia studiata da Giovanna Angeli in perfetta armonia cromatica con i costumi. Orologi fanno capolino da ogni dove, inclusi da ampi vasi dove sono disposti a guisa di mazzi di fiori, a ricordare come la vita scorra implacabile a prescindere che le si presti attenzione e si arrivi preparate agli appuntamenti oppure no.

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
Teatro Linguaggicreativi

via Eugenio Villoresi, 26 – Milano
fino a domenica 19 marzo 2023
orari: venerdì 20.30
sabato e domenica 19.00
www.linguaggicreativi.it

Almenopausa
di Valeria Cavalli, Gianna Coletti
con Gianna Coletti
regia Renzo Alessandri
scenografia Giovanna Angeli

progetto grafico e fotografia Sergio Bertani
produzione Teatro de Gli Incamminati
in collaborazione con Spericolata Quinta

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