Vive la Liberté

Nel settantesimo anniversario dello sbarco in Normandia delle truppe alleate, alla Casa di Vetro 54 foto raccontano il D-Day, l’avanzata degli Alleati verso la Ville Lumière da Nord e da Sud, la battaglia nelle strade di Parigi tra le truppe naziste e i partigiani francesi e, infine, la liberazione della città.
È una primavera dedicata all’ars bellica quella in corso alla Casa di Vetro. Terminata infatti la spettacolare Una guerra epocale  (leggi la recensione), concepita per commemorare il centenario dello scoppio del primo conflitto mondiale, è questa la volta di Vive la Liberté. La Battaglia di Normandia: dal D-Day alla liberazione di Parigi nelle immagini di Rue des Archives – Tips Images.
La nuova rassegna di eccezionali immagini d’archivio, curata da Alessandro Luigi Perna e facente parte del progetto History & photography 2014, presenta ben 54 fotografie estratte dai reportage degli inviati al fronte, al seguito delle truppe, all’epoca pubblicate sui giornali di tutto il mondo. I nomi di molti degli autori sono persi nell’oblio poiché non era ancora costume firmare il proprio lavoro, tuttavia tra i professionisti passati alla storia per aver ripreso l’inferno di Omaha Beach – una delle cinque spiagge scelte per lo sbarco alleato e quella ove si conta il maggior numero di caduti in azione – figurano Robert Capa e i fratelli Seeberger, poi divenuti famosi per i loro servizi di moda: questi ultimi sono presenti in mostra con svariate fotografie.
Come sempre, Alessandro Luigi Perna intervalla agli scatti dei soldati in azione i ritratti dei loro comandanti, dal Generale De Gaulle al Feldmaresciallo Rommel cui, nel 1944, è assegnato il comando delle difese del Vallo Atlantico. Leggenda vuole che durante il fatidico D-Day la “volpe del deserto” – soprannome guadagnato da Rommel durante la campagna in Nord Africa – sia però a Parigi, intento a compare un regalo per la moglie.
Le ricche didascalie che accompagnano ogni fotografia ci forniscono gli imponenti dati dello sbarco in Normandia – nome in codice Neptune – che abbiamo visto minuziosamente ricostruito in tanti film: si tratta della più imponente azione anfibia della storia, nella fase iniziale scendono in campo 7.000 vascelli, 12.700 aerei e 160.000 uomini provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Polonia, Francia; solamente il 6 giugno 1944 le truppe alleate contano la perdita di quasi 12.000 uomini tra morti, feriti e dispersi; a fine agosto, sul suolo francese sono arrivati ulteriori 2.000.000 di uomini affiancati da 8.000 carri armati. A questo imponente esercito, che avanza, non senza difficoltà, verso Parigi, trasformando le città lungo il cammino in campi di battaglia, si uniscono i partigiani francesi. Ritroviamo tutto questo nelle fotografie selezionate per la mostra: città rase al suolo dall’esercito tedesco cui era stato impartito l’ordine di lasciare dietro sé solamente macerie, uomini che si muovono circospetti sperando di schivare i colpi dei cecchini, barricate erette dagli abitanti per difendere il proprio quartiere, carri armati che procedono tra i palazzi, funerali, muri crivellati dalle mitragliatrici, in un crescendo di dolore che culmina con i volti sorridenti dei francesi che accolgono i loro liberatori gridando Vive la Liberté.
Scorrendo le fotografie siamo colpiti dalla grande differenza di immagine tra le forze di occupazione tedesca e gli Alleati: fatte salve le scene di combattimento, con i soldati coperti dalla polvere sollevata dai colpi di artiglieria a renderli tutti uguali, i primi appaiono sempre impeccabili nelle loro uniformi, impassibili e con lo sguardo arcigno, mentre i secondi, con l’aria più informale e il fare a tratti dinoccolato, riescono a catturare maggiormente la benevolenza del pubblico. Emblematico di ciò è probabilmente il divertente ritratto del Colonnello Zeller, capo dell’O.R.A. (Organisation de Resistance de l’Armee ) per il settore delle Alpi che, non a caso, è stato scelto come immagine emblematica della mostra: con quella sua smorfia da folle, la sigaretta penzoloni tra le labbra e gli strambi occhialoni da aviatore, sino a quando non ci soffermiamo a leggere la didascalia, non immaginiamo certamente di trovarci al cospetto di un astuto stratega che riesce a condurre a Lione le truppe anglo-americane sbarcate in Provenza con due mesi di anticipo rispetto alle più ottimistiche previsioni degli strateghi. Sono indubbiamente fotografie che a loro modo riflettono i sentimenti di chi è dietro l’obiettivo e, tante volte, destinate a sollevare lo spirito delle popolazioni coinvolte nel conflitto.
Non lasciatevi però ingannare da questa nostra semplicistica riduzione delle vicende in simpatici e spietati, in buoni e cattivi: i materiali iconografici selezionati da Perna non tralasciano di denunciare episodi di violenza compiuti dai vincitori contro i collaborazionisti. O presunti tali, perché spesso non ci sono prove a supporto delle accuse mosse. Lungo il percorso di mostra, tra festeggiamenti di piazza e sfilate trionfali, sono inserite scene forti come il poliziotto che a Rennes trascina un uomo per i capelli o alcuni episodi di linciaggio pubblico a Parigi. Nemmeno le donne sono risparmiate: se accusate di “collaborazione orizzontale” vengono loro rasati i capelli, marchiate in fronte con una croce uncinata – spesso violentate – ed infine fatte sfilare a piedi nudi tra due ali di folla che, nel migliore dei casi, si limita ad insultarle.
Usciamo dalla mostra elaborando quanto visto e ripensando ad analoghi episodi di violenza accaduti in Italia dopo la liberazione, poi fatti cadere nell’oblio e ci interroghiamo su quanto sia giusto, al giorno d’oggi, continuare a tacere certi fatti pur di non infangare l’immagine di chi ha liberato l’Europa dalla minaccia nazista.

Silvana Costa

La mostra continua:
Casa di Vetro
via Luisa Sanfelice  3 – Milano
orari: da lunedì a sabato 14.30 – 19.30
giorni di chiusura settimanale: giovedì e domenica
giorni di chiusura straordinaria sabato 14 giugno
ingresso: libero
fino a sabato 28 giugno 2014
www.lacasadivetro.com
 
History & photography 2014
La storia raccontata dalla fotografia
Vive la Liberté
La Battaglia di Normandia: dal D-Day alla liberazione di Parigi nelle immagini di Rue des Archives – Tips Images
a cura di: Alessandro Luigi Perna
produzione e organizzazione: EFF&CI – Facciamo Cose
immagini di: Rue des Archives / Tips Images
partner: Associazione La Casa di Vetro
www.effeci-facciamocose.com

Evento inserito in
Photofestival 2014
Milano – varie sedi
fino a lunedì 16 giugno
www.photofestival.it
www.facebook.com/photofestivalmilano

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