Breve storia del XX secolo

Lino Guanciale conduce il pubblico in un viaggio tra gli eventi, le scoperte, le invenzioni e le ideologie del Novecento accompagnato dal suono della fisarmonica di Marko Hatlak.

A poco meno di un anno di distanza dal successo di pubblico e critica registrato con Zoo, Lino Guanciale torna in scena al Piccolo Teatro Grassi di Milano con Europeana. Breve storia del XX secolo. La formula è quella già collaudata in Fuggi la terra e le onde ma questa volta Guanciale, invece che con tante storie di profughi che solcano le onde alla ricerca di libertà e nuove opportunità, si confronta solamente con il romanzo dello scrittore ceco-francese Patrik Ourednik in una prova coinvolgente che attraversa in lungo e in largo il secolo breve. “Solamente” tuttavia è un termine che potrebbe fuorviare: grazie a Europeana si rivive in poco meno di un’ora e mezza ben un secolo di eventi storici.
La narrazione non avanza seguendo il dipanarsi degli eventi per ordine cronologico quanto piuttosto procedendo a balzi, per associazione di idee. Una concatenazione che, rimbalzando tra un’invenzione e una teoria filosofica, tra una scoperta e un personaggio emblematico, finisce sempre per tornare al tema della guerra. Sono molti gli eventi che caratterizzato il XX secolo, elevando in pochi decenni gli standard della qualità e l’aspettativa di vita delle persone come mai nei secoli precedenti, eppure i punti cardine sono, nella mente dei più, i due conflitti mondiali. Esiste un prima e un dopo in cui l’Europa si risveglia profondamente turbata e cambiata.
La Prima Guerra Mondiale, che molti identificano con l’inizio del secolo, è un conflitto come mai si era visto prima, che coinvolge uomini dai quattro angoli del pianeta, combattuta senza sosta sino alla definitiva vittoria di uno schieramento sull’avversario, condotta sopra e sotto i mari, in terra e in cielo, sperimentando nuove micidiali armi. Le immagini che Lino Guanciale mutua dal testo di Ourednik per rendere intellegibile il quantitativo di morti è tanto agghiacciante quanto efficace. La Seconda Guerra Mondiale trascina invece seco un ampio spettro di questioni morali, prima ancora che politiche, ideologiche, scientifiche e militari, con cui ad oggi il mondo occidentale non ha ancora completamente fatto pace.
Nel continuo navigare per il Novecento, tra un ritorno e l’altro al tema bellico come una nave al porto, si descrivono i tentativi di emancipazione femminile, l’invenzione del reggiseno, la comparsa dei frigoriferi, l’arrivo dei primi computer e come si modifichi il modo di considerare e far giocare i bambini.
Lino Guanciale è affiancato sul palcoscenico da un pupazzo per ventriloqui cui affida alcune parti della narrazione, quelle più tecniche o delicate, e da Marko Hatlak, il fisarmonicista sloveno con cui dà anche vita a divertenti siparietti comici. La presenza di Hatlak è importante soprattutto perché, cimentandosi con brani celebri del repertorio della seconda metà del XX secolo, dagli Abba ai giorni nostri, interrompe sapientemente il veloce fluire della rievocazione storica, offrendo al pubblico attimi di calma per rielaborare le informazioni e placare le emozioni.
I due artisti in carne ed ossa e il pupazzo occupano la parte anteriore del palcoscenico mentre alle loro spalle si erge una montagna di t-shirt. È un’installazione dall’apparente sapore moderno che tuttavia, più che agli igloo di Mario Merz, sembra ispirarsi agli smisurati cumuli di valige, libri, scarpe e altri beni personali oggi esposti nell’ex campo di concentramento di Auschwitz, a ricordare le decine di miglia di prigionieri che, al loro arrivo, vengono spogliati di ogni bene per annientarne la dignità di essere umano. Lino Guanciale fruga sistematicamente in quel mucchio alla ricerca della t-shirt con la stampa in linea con il tema che sta per affrontare e la indossa velocemente. Una sull’altra, come gli eventi nella storia.
Europeana. Breve storia del XX secolo, al di là degli argomenti importanti che tocca, è sviluppata da Lino Guanciale con quel tocco di leggera ironia che, per quanto mai fuori luogo, consente di sopportare tanto orrore e proseguire la corsa con leggerezza sino al traguardo del nuovo millennio. Sino al doveroso interrogarsi su quali sviluppi possa prendere ai giorni nostri la storia.
Un lungo applauso è doveroso a Lino Guanciale per la performance in cui ha riversato tutto il proprio talento d’attore, seducendo il pubblico con il suono della sua voce e, come una sirena, indurlo a seguirlo tra i flutti. Bravissimo anche Marko Hatlak nel doppio ruolo di ineccepibile musicista e spalla comica per divertenti disfide verbali a chi ha l’ultima parola.
Lo spettacolo è in scena a Milano fino a domenica 2 aprile, non mancate.

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
Piccolo Teatro Grassi
via Rovello 2 – Milano
fino a domenica 2 aprile 2023
orari: martedì, giovedì e sabato 19.30
mercoledì e venerdì 20.30
domenica 16.00
www.piccoloteatro.org

Europeana
Breve storia del XX secolo
di Patrik Ourednik © 2001 Patrik Ourednik
traduzione Andrea Libero Carbone © 2017 Quodlibet srl
diretto e interpretato da Lino Guanciale
musiche eseguite dal vivo da Marko Hatlak, fisarmonica
costumi ed elementi di scena Gianluca Sbicca
luci Carlo Pediani
coproduzione Wrong Child Production, Mittelfest2021
in collaborazione con Ljubljana Festival
durata 80 minuti senza intervallo

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